La fabbrica Musso di Carassone in via Nuova, dopo un periodo di crisi, era stata ceduta ad Edoardo Barberis nel 1898. Questi la riorganizzò radicalmente, velocizzando i procedimenti decorativi e producendo anche stoviglie ordinarie. Superato il centinaio di addetti nel 1912, Barberis vendette la fabbrica alla società Giorgis e Sibilla-Massiera, che dovette fronteggiare le ristrettezze della guerra, tornando alla cottura a legna. Nel 1919 gli impianti furono acquistati dalla “S.A.S. La Vittoria”, che intraprese coraggiose iniziative di rinnovamento anche nel campo della decorazione. La crisi del ’29 portò alla vendita per asta pubblica, e nel 1935 la fabbrica chiuse.
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