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Arte ceramica migrante al Museo della Ceramica di Mondovì
21-05-2017

Arte ceramica migrante al Museo della Ceramica di Mondovì

Venerdì 26 maggio alle ore 17 nelle sale di Palazzo Fauzone presentazione dei lavori in ceramica realizzati da giovani migranti all'interno del progetto "Emergenza sbarchi"

Il progetto a cura della Cooperativa sociale Onlus Cascina Martello, dell' Atelier dei creativi di Mondovì Piazza,  in collaborazione con il Comune di Mondovì e la Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì

 

 



L'arte può avere una funzione sociale.
Questa è la convinzione che ha animato il progetto "Emergenza Sbarchi", promosso dagli operatori della Cooperativa Sociale Cascina Martello, insieme a Sergio Bruno, presidente Atelier dei creativi di Mondovì Piazza, Christiana Fissore, direttrice del Museo della Ceramica di Mondovì con la collaborazione del Comune di Mondovì.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di alcuni giovani richiedenti asilo ospiti della sede di Cascina Martello in attività di creazione di sculture in ceramica, presso l'Atelier dei Creativi di Mondovì Piazza, grazie alla disponibilità del presidente Sergio Bruno.

I risultati di questa esperienza artistica vengono presentanti al pubblico venerdì 26 maggio alle ore 17 nelle sale del Museo della Ceramica, ente coinvolto nell'iniziativa.

I beneficiari di "Emergenza sbarchi" sono ragazzi generalmente molto giovani, provenienti da diverse nazioni: Afghanistan, Nigeria, Senegal, Mali, Guinea, Gambia, Costa d’Avorio, Ghana e Pakistan. L’obiettivo è quello di supportare e accompagnare i ragazzi in modo che possano raggiungere una condizione di indipendenza dal sistema di accoglienza, un’autonomia lavorativa e abitativa, diventando così anche risorsa per il territorio ospitante.

Di grande importanza è quindi la collaborazione con le realtà sociali, culturali e amministrative  del territorio. E proprio da questo presupposto è nata la sinergia tra il Museo della Ceramica di Mondovì e l'Atelier degli artisti e dei creativi di Mondovì Piazza.

 Il punto chiave è stato quello di coinvolgere i giovani migranti al fine di occupare in maniera organizzata e strutturata le loro giornate, attraverso azioni concrete capaci di aumentare la qualità del tempo trascorso e fornire una modalità creativa per dar forma e sfogo a malesseri e ansie.
ll canale del laboratorio creativo si è rivelato vincente in tal senso.
Il laboratorio è stato infatti organizzato e strutturato in modo da occupare un pomeriggio a settimana, lasciando la libertà ai ragazzi di utilizzare gli spazi, gli strumenti e le risorse presenti nell’Atelier e nell'Unità produttiva del Museo della Ceramica. Con l’aiuto dei professionisti costantemente presenti, i ragazzi hanno scoperto e sviluppato abilità artistiche e manuali .
L'attività è stata proposta ai ragazzi valutati più propensi a tale iniziativa, che hanno aderito e manifestato da subito interesse.
Due ragazzi in particolare, uno del Senegal e l'altro del Ghana, hanno dimostrato un vero talento per l'arte ceramica: infatti proprio le loro creazioni vengono esposte e presentate nel Museo.

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