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SEMBRA VERO. L'orto imitato dalla ceramica
04-09-2015

SEMBRA VERO. L'orto imitato dalla ceramica

  

a cura di Christiana Fissore

 5 SETTEMBRE - 30 NOVEMBRE 2015

Inaugurazione sabato 5 Settembre 2015 ore 18.00



Soc. Ceramica italiana Richard Ginori Mondovì Decoro "a ortaggi", mascherina e aerografo. secondo quarto XX sec. (collezione Levi Baggioli)

Avrà luogo sabato 5 settembre, alle ore 18,00, l'inaugurazione della mostra “Sembra vero. L'orto imitato dalla ceramica”, inserita all'interno dell'itinerario culturale proposto dall'Associazione Culturale Marcovaldo in Provincia di Cuneo. Un ricco programma di mostre e un affascinante progetto dal titolo “Gusto e bellezza dal giardino alla tavola”, incentrato sull’orto e il giardino, che coinvolgeranno le principali eccellenze museali cuneesi di Caraglio, Busca, Costigliole Saluzzo, Dronero, Mondovì, Saluzzo, Vinadio, riprendendo e sviluppando il tema centrale dell’Expo “Nutrire il pianeta”.

Le mostre e le iniziative culturali, realizzate con il sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione conla Fondazione Artea, e organizzate di concerto con i Comuni e le Associazioni del territorio vogliono essere autentici momenti di sosta nel bello, lungo “percorsi di paesaggio”, che in una simbiosi feconda tra cultura ed economia esaltano i costumi, lo spirito, le tradizioni e la storia di questa area.

Un percorso chela Fondazionedel Museo della ceramica di Mondovì ha condiviso e supportato, valorizzando il territorio del Monregalese che da sempre offre innumerevoli e prelibati doni, frutto della cura e della maestria dell'uomo. Da un lato il terreno fertile che porta raccolto, dall'altro l'argilla malleabile ed affine all'arte della ceramica che ha segnato nel profondo il territorio.

Ed ecco “Sembra vero”, una mostra ad ingresso gratuito che prende vita dal connubio tra la storica e prestigiosa collezione monregalese e 'fresche' realizzazioni nate dalla collaborazione tra UP, acronimo di unità produttiva del Museo della Ceramica, e il corso accademico di Scultura ceramica istituito presso il Museo a seguito di apposita convenzione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Attraversando le sale affrescate del primo piano del Museo, tra stucchi e arredi con cui dialogano costantemente i pezzi esposti, veniamo orientati verso una sala museale ora trasformata in orto imitato dalla ceramica. Una porzione del preesistente seminato alla veneziana è ricoperta di morbida terra scura sulla quale “si appoggia” l’orto contenuto  entro un nuovo perimetro disegnato dal legno.

Due teche, al di fuori, mantengono la continuità con il tradizionale percorso di allestimento permanente e custodiscono due grandi foglie in terraglia tenera di raffinata fattura. I due manufatti documentano in modo esemplare come il percorso produttivo del plurisecolare distretto ceramico monregalese sia stato sensibile alle fertili suggestioni provenienti da orti e giardini.

Adagiate su morbida terra scura o scenograficamente adagiate entro le comuni cassette di legno per il mercato, sono quaranta diverse tipologie di verdure riprodotte a scultura in ceramica. Forme piane e centinate uscite dai depositi museali, felicemente decorate con motivi “alla frutta” e “a ortaggi”, conoscono nuova vita e si trasformano nelle uve da tavola che ricoprono la pergola dalla struttura essenziale, nelle morbide e rotonde tessiture di foglie adagiate ai piedi di pali tutori che fanno da quinta alle file ordinate di sculture a forma di cavolfiore e cicoria, negli invitanti agrumi e frutti appena colti e appoggiati sui piani di legno scuro dell’orto, in colorate aiuole fiorite dal gusto compositivo quasi astratto.

Non solo storici esemplari della collezione del Museo, dunque, ma anche riproduzioni in ceramica realizzate in UP, sede operativa del corso accademico, attrezzata per realizzare tutte le fasi del ciclo produttivo: una struttura di nuova creazione che fa parte del percorso museale e si propone di portare il “fare ceramica” all’interno della stessa sede museale, divenendo non più soltanto luogo della memoria storica, ma dimostrazione concreta del potere generativo della cultura. Il risultato finale di un percorso che vede la struttura museale come 'contenitore vivo', in grado non solo di ospitare il corso accademico ma di offrire agli studenti l’occasione di entrare nel vivo della programmazione museale, all’interno di un vero e proprio laboratorio d'arte.

 

Con questo progetto espositivo il Museo torna ad affermare la sua relazione dinamica con la memoria storica conservata. Memoria intesa come fertile terreno da arare e rimescolare per riportare alla luce possibilità interpretative, relazionali e creative che la mera catalogazione ed esposizione limiterebbe.  

 

Nel corso della mostra è prevista l'organizzazione di appuntamenti a tema per avvicinare il pubblico di tutte le età a questa nuova originale iniziativa.

 

La mostra, ospitata nel meraviglioso Palazzo Fauzone di Germagnano, sede del Museo della Ceramica, aperta dal 5 settembre al30 novembre 2015 sarà VISITABILE AD INGRESSO GRATUITO durante gli orari di apertura del Museo.

 

Nota:

Il lavoro di realizzazione di frutti e ortaggi in ceramica dal vero è stato eseguito da Valentina Aceto, Michele Rava, Nino Armenia e Ammar Khazen della scuola di Scultura dell’Accademia Albertina di Torino, e coordinato dal prof. Raffaele Mondazzi.

 

Orari di apertura:

FINO AL 30 SETTEMBRE:

Venerdì e Sabato ore 15 – 19   Domenica ore 10 – 19

DAL 1° OTTOBRE:

Venerdì e Sabato ore 15 – 18    Domenica ore 10 – 18

Visite su richiesta per gruppi e scuole anche fuori dagli orari di apertura.

Informazioni:

Ufficio turistico

tel.0174 40389

e-mail: turistico@comune.mondovi.cn.it

Museo della Ceramica

tel.: 0174-330.358

Mail: direzione@museoceramicamondovi.it – info@museoceramicamondovi.it -  museodellaceramica.didattica@yahoo.it

www.museoceramicamondovi.it

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