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POLVERE DI STELLE
18-09-2014

POLVERE DI STELLE

La ceramica contemporanea di Céleste Boursier-Mougenot e Matteo Rubbi

27 settembre – 28 dicembre 2014

Museo della Ceramica di Mondovì



 

Polvere di stelle. La ceramica contemporanea di Céleste Boursier-Mougenot e Matteo Rubbi è il titolo della mostra che inaugura il 27 settembre 2014 al Museo della Ceramica di Mondovì a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Christiana Fissore.

La mostra, organizzata da Fondazione Museo della Ceramica e dall’Associazione Culturale Marcovaldo,

è parte del progetto Alcotra "ceramicARTE", che la Città di Mondovì conduce come capofila in partenariato con il comune francese di Moustiers Sainte Marie con il contributo dell'Unione Europea (FESR-Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e della Regione Piemonte.

Polvere di stelle è una rassegna annuale nata per indagare l’idea della ceramica in un modo inedito attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei.

Il titolo allude alla materia più basilare di cui è costituita la ceramica: tocchiamo e pensiamo la sua fragile superficie e ci ritroviamo a percorrere una storia di argille, sabbia, quarzo e pigmenti. Tutta polvere, fuoco e acqua.

Ma la visione degli artisti riesce a trasformare e portare la polvere dentro un cammino vicino alle stelle e a fargli fare un volo visionario mai immaginato prima, come il volo di una mongolfiera o la traiettoria di una stella nel cielo.

Nel lavoro dei due artisti invitati a inaugurare il progetto Céleste Boursier-Mougenot e Matteo Rubbi, la ceramica viene affrontata non solo come materia ma come condizione, dispositivo concettuale, eredità culturale da ripercorrere e aprire all’interno di un’esperienza più ampia: il suono, il paesaggio, l’esperienza comunitaria.

 

Il percorso espositivo

Nelle sale del Museo, tra le vetrine in cui è esposta la collezione storica, si inserisce l’opera di Céleste Boursier-Mougenot Untitled : coppe di ceramica fluttuante nell’acqua agiscono come strumenti a percussione provocando suoni di memoria orientali. Il suono prodotto dalle ceramiche galleggianti continua nel tempo e si propaga nello spazio accompagnando il visitatore mentre cammina all’interno del museo e facendo risuonare anche tutte le altre ceramiche esposte nelle stanze. Come sempre nella ricerca di questo artista francese i materiali quotidiani, gli oggetti e le cose nel mondo, diventano gli strumenti musicali per creare installazioni sonore che lui stesso definisce “corps sonore” (corpo sonoro). Attraverso una serie di esperienze sensoriali e sonore svela allo spettatore una nuova relazione tra il suono e lo spazio e soprattutto che si possono usare gli oggetti e le relazioni tra le cose in un modo differente e inaspettato.

Salendo al terzo piano del museo, il video di due volti maschili che fissano intensamente qualcosa fuori dall'inquadratura introduce al lavoro di Matteo Rubbi che occupa tutto l’ultimo piano.

Sono brevi fotogrammi tratti dal documentario “La conquista del K2,1954”, che riprendono i membri della spedizione guidati da Ardito Desio in un momento della scalata alla seconda vetta del mondo. I due protagonisti guardano commossi verso l’alto e vedono qualcosa che noi non possiamo vedere lasciandoci intuire che quel guardare in alto li ha stupefatti e portati oltre. Un’allusione a quel “guardare oltre” che sottende tutta la rassegna Polvere di Stelle.

La ricerca di Matteo Rubbi attraversa territori culturali molto vari - dalla letteratura alla scienza, dalla musica al teatro - come se l’artista cercasse in ogni linguaggio e in ogni fare la possibilità di scoprire e di sperimentare sempre nuove realtà e metodi di lavoro. Una delle caratteristiche dei suoi progetti è quella di instaurare inedite relazioni con il pubblico e di creare molto spesso l’opera nella condivisione con altri. Questo è quello che ha praticato anche in questa occasione.

Nelle sale espositive del terzo piano incontriamo le installazioni La citta del sole e Volo su Mondovì (TBD) nate dal coinvolgimento della comunità locale in due progetti speciali che prendono direttamente spunto dalla storia dell’industria ceramica monregalese e dalle particolarità del suo territorio.

Nel mese di giugnogli abitanti di Mondovì e gli studenti dell’Accademia Albertina di Torino sono stati coinvolti in una serie di laboratori di pittura su ceramica in cui sono stati invitati a confrontarsi con il paesaggio di Mondovì, con le sue colline, i suoi sentieri, le sue montagne, i suoi fiumi i suoi cieli e la sua storia.  Il risultato è una mappa inedita del territorio, tradotta nelle forme delle ceramiche storiche della fabbrica Besio 1842 e cotte nel’ unità produttiva del Museo della Ceramica.

L'opera Volo su Mondovì (TBD) esposta in mostra raccoglie il frutto di questi workshop ed e’ solo la prima parte di un lavoro in divenire che coinvolgerà più tardi i risultati dei laboratori con i bambini delle scuole primarie della Città concludendosi alla fine dell'anno.

L’installazione La Città del Sole è nuovamente un omaggio alla comunità monregalese: un ritratto di Mondovì attraverso le ceramiche dei suoi abitanti.

Il lavoro è composto da ceramiche provenienti dalle principali fabbriche dello storico distretto ceramico industriale monregalese a cui l’artista Matteo Rubbi ha dato una speciale collocazione all’interno degli spazi del Museo. Tutti i pezzi sono  di proprietà dei cittadini di Mondovì e dei suoi dintorni che li hanno prestati al Museo per contribuire alla costruzione di questo lavoro collettivo.

Il giorno 27 settembre, nel corso della serata, il Circolo di lettura ospiterà una performance musicale dell’artista Carlo Spiga  che suonerà le forme della ceramica provenienti dalla collezione del Museo dialogando con il violoncellista dell'Accademia Montis Regalis Roberto Bevilacqua.

 

Le biografie dei due artisti

Céleste Boursier-Mougenot (Nizza, 1961)

è un artista visivo francese che trova del potenziale musicale in qualsiasi cosa ed esplora la musica in relazione alla teoria del caos e alla quotidianità. Negli ultimi due decenni, le avventure soniche dell'artista francese si sono misurate con aspirapolveri che hanno suonato come fisarmoniche, con uccellini che hanno suonato chitarre, con suoni della strada processati e rielaborati. E, in particolare, con ceramiche fluttuanti nell’acqua che sono diventate strumenti a percussione nella più poderosa tradizione della musica sperimentale.

Boursier-Mougenot non nasce come artista visivo, ma come musicista con un'educazione al Conservatorio di Nizza e una attività come compositore per nove anni (1985-1994) per la Pascal Rambert Theatre Company, un gruppo teatrale d’avanguardia. A poco a poco si è spinto verso l'arte contemporanea e, a partire dai primi anni del 1990, ha iniziato a esporre installazioni sonore in musei, gallerie e spazi espositivi, luoghi perfetti per le sue originali composizioni che sono lentamente entrate nel repertorio delle opere memorabili dell'ultimo decennio. Celeste Boursier-Mougenot e’ l’artista che rappresentera’ la Francia alla prossima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.

 

Matteo Rubbi (Bergamo,1980)

La sua pratica si contraddistingue perche’ nasce e si nutre di relazioni: con il luogo, con lo spazio in cui deve creare l’opera, con le persone con cui collabora per far nascere il lavoro .“Credo che l’artista viva necessariamente di relazioni, di confronto e di scambio continuo. Trovo importante che il lavoro sia l’occasione per creare delle relazioni nuove, che prima non esistevano.” E’ importante per questo artista che il progetto di una mostra possa essere condiviso e prendere forma nel luogo in cui nasce. Per Matteo decidere di affrontare un progetto significa  fondarlo ogni volta nel luogo in cui interviene coinvolgendo il contesto; un contesto fatto di istituzioni, associazioni, dell’economia locale, delle industrie, dei rapporti con i giornali locali e della sua storia….” 

Si e’ formato all’Accademia di Brera di Milano, ha frequentato i corsi della Fondazione Ratti di Como. E’ stato il vincitore del Premio Furla del 2011.

 

Polvere di Stelle e’ un progetto della Fondazione Museo della Ceramica organizzato dall'Associazione Culturale Marcovaldo e ideato da Chiara Bertola (Responsabile per l’Arte Contemporanea Fondazione Querini Stampalia di Venezia e curatrice della Fondazione Furla), Giacinto Di Pietrantonio (Direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) e Christiana Fissore (Direttrice del Museo della Ceramica di Mondovì). 

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